Roma, l’odissea quotidiana di Alessandro: “una città non a misura di disabili”
“Questi sono fatti discriminatori che combatto vivendo”
(Roma). Marciapiedi e capolinea autobus privi di scivoli; mezzi pubblici inadeguati e percorsi per non vedenti occupati da monopattini; questi sono solo alcuni esempi che ogni giorno possono condizionare la vita di un disabile nella Capitale italiana. Quindi, una Roma caput mundi, ma non per tutti. “La città non è a misura di disabili”, racconta l’esponente di Europa Verde, Alessandro Crescenzi. Un uomo in carrozzella costretto a vivere quotidianamente un’odissea per poter vivere la città. “Il capolinea in piazza Venezia è stato completato pochi giorni fa, ma non sono stati installati gli scivoli per prendere l’autobus – continua l’uomo -. Per me questi sono fatti discriminatori e la discriminazione la combatto vivendo e denunciando”. (Davide Di Carlo/alanews)
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