“La Costituzione italiana impedisce che gli italiani votino sui trattati internazionali, purtroppo. La modifica della Costituzione sarà parte del processo di Governo dei prossimi cinque anni, non è all’ordine del giorno di domani mattina. Noi lavoriamo a un programma di Governo da proporre al Parlamento, non ai partiti. Se ci sarà una maggioranza su questo programma, io mi prendo l’onore e l’onere di guidare il Paese per cinque anni”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, durante la sua conferenza stampa oggi a Strasburgo. “Il 3% – ha aggiunto – è una delle regole europee scritte a tavolino e se nel nome di quei vincoli dobbiamo licenziare, chiudere e precarizzare, allora dico no. Non siamo qui per distruggere, ma per costruire il sogno europeo, i distruttori siedono in Commissione”. E, in conclusione, al giornalista che ha criticato gli applausi iniziali della conferenza stampa, dicendo che avviene in Senegal, Salvini ha risposto: “Vuol dire che hanno le nostre usanze: viva il Senegal”.
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