Colpo al clan Casamonica con 31 arresti per usura, spaccio ed estorsione
POLITICA (Roma). “Sono trentasette provvedimenti applicati dal Gip su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Roma e che giungono a conlusione di indagini complesse, durate nel tempo. Nonc’è alcun collegamento con situazioni contingenti. Questo provvedimento è stato applicato per reati gravi come l’organizzazione, costituzione e partecipazione ad associazione mafiosa, organizzazione finalizzata al traffico di stupefacenti, usura ed estorsione. Finchè non c’è una sentenza non ci sono colpevoli però gli elementi raccolti hanno messo in evidenza l’operatrività di un gruppo crinminale temibile che per lungo tempo ha esercitato un ferreo controllo della zona di competenza nel quadrante sud, sud est della città. Tra i destinatari del provvedimento anche 13 donne. Il materiale raccolto è quello frutto di attività sul territorio da parte dei carabinieri. Questi elementi però si basano anche sulle dichirazioni di testimoni, parti offese e due collaboratori di giustizia. Un fatto questo di particolare significato che ci fa ben sperare sulla ulteriore possiblità che le vittime di questi reati possano rivolgersi allo Stato per fornire un contributo alla Giustizia.
I settori di intervento sono gli stessi per tutti i gruppi che operano nelle periferie: traffico di stupefacenti, fornitura e controllo delle piazze di spaccio. c’è però anche l’usura, l’esercizio abusivo del credito e il riciclaggio dei proventi delle attività delittuose. Il reinvestimento di queste ricchezze turbano, inquinano il mercato, agiscono come fattore di concorrenza sleale nei confronti di altri imprenditori. Roma è una città di 4 milioin di abitanti e ha uno scenario criminale particolarmente complesso”. Così il procuratore aggiunto della Dda di Roma, Michele Prestipino, durante la conferenza stampa relativa al blitz che ha colpito questa mattina il clan Casamonica (Giuliano Rosciarelli)
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