Egitto, Rami Shaath: “Io in carcere 915 giorni per accuse informali, senza mascherine e vaccino”
“In molti arrestati per non fargli esprimere opinione. Individuare responsabili e stop armi”
POLITICA (Roma). “Sono stato in carcere 915 giorni senza accuse formali ed un processo, ufficialmente per interrogarmi. Un interrogatorio che è durato 45 minuti nel corso del quale mi è stato chiesto solo quale fosse la mia opinione politica. Sono stato colpevolizzato di un cocktail di accuse che vengono lanciate contro chi difende i diritti umani e gli egiziani normali, solo per evitare che esprimano la loro opinione”. Così l’attivista politico egiziano-palestinese ed ex detenuto del carcere egiziano di Tora, Ramy Shaath. “La pandemia non è stata gestita. L’unica misura presa è stata quella di non far venire le nostre famiglie a trovarci per sei mesi, niente mascherine e niente vaccini. Quindi, invece di essere aiutati siamo stati puniti ha continuato parlando della sua esperienza -. Le autorità egiziane sono responsabili di molti episodi, penso a Regeni, dove sono stati individuati i responsabili. Questa responsabilità va concretizzata con una condizionalità: basta armi all’Egitto”. (Davide Di Carlo/alanews)
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