Coop Soumahoro, ex lavoratori: “Centri come carceri, minori uscivano per andare a lavorare”
“Lavoravo in nero e non sono stato pagato, situazione nota dal 2018”
(Roma). Tre ex lavoratori della cooperativa Karibu, amministrata dalla moglie e dalla suocera del deputato di Sinistra italiana Aboubakar Soumahoro hanno denunciato il mancato pagamento degli stipendi e le gravi condizioni dei centri per minori gestiti dalla cooperativa: “Ho lavorato in nero per 2 anni, non mi hanno mai fatto un contratto usando delle scuse e non mi hanno pagato gli stipendi. Mi chiedevano delle fatture false. La situazione era nota dal 2018 quando circa 300 lavoratori si licenziarono per giusta causa per il mancato pagamento degli stipendi. Tutti sapevano che usavano i soldi per scopi personali. Nei centri mancava tutto, cibo, acqua, riscaldamento. Sono come carceri, i minori escono per andare a lavorare e guadagnare qualcosa. Ci dicevano che i soldi non arrivavano ma nel frattempo aprivano altri centri di accoglienza”. (Fabrizio Rostelli/alanews)
Se non sei abbonato e vuoi acquistare questo video clicca qui