La scelta di un’alimentazione 100% plant-based per il suo bulldog Roscoe riaccende le polemiche sullo stile di vita del sette volte campione del mondo F1
Il noto vegan racing driver, Lewis Hamilton, torna a far parlare di sé fuori dai circuiti. Lo scorso 6 ottobre il sette volte campione del mondo di Formula 1 ha insospettito i fan pubblicando un video sul profilo social del suo bulldog francese Roscoe.
Il dog influencer, che conta circa 1 milione di follower, è intento ad aprire una box e dopo pochi secondi mangiare con piacere un piatto misterioso. Nessun dettaglio trapela ma nella didascalia si legge: “Il segreto su come rimanere in forma e in salute è in arrivo domani. Restate sintonizzati”. Su Twitter, i follower di Hamilton e Roscoe iniziano a pensare a una collaborazione “distorta”.
Il prossimo pilota Ferrari, infatti, non ha mai nascosto la scelta di seguire uno stile di vita vegano e il suo impegno nel fornire a Roscoe lo stesso livello di attenzione e cura che dedica alla propria salute. Già nel 2019 Hamilton ha co-fondato Neat Burger, la prima catena di fast food interamente dedicata ai vegani.
Ora che il plant-based pet food sta diventando sempre più popolare, Hamilton torna alla ribalta al di fuori del paddock della Formula 1 annunciando un investimento sulla startup newyorkese Bramble Pets, produttrice di cibo vegano per cani. Lo fa pubblicando sul suo profilo personale una serie di foto e dichiara nella didascalia: “Io e Roscoe abbiamo collaborato con @bramblepets, il primo produttore di cibo fresco per cani al 100% a base vegetale”.
Tale annuncio, però, non è stato accolto positivamente e nei commenti scoppia la diatriba tra i leoni da tastiera. Molti utenti esprimono la loro preoccupazione per il tipo di messaggio che Hamilton manda ai suoi follower, accusando il pilota di imporre un’ideologia non del tutto salutare poiché cani e gatti sono rispettivamente onnivori e carnivori biologicamente.
La minoranza sostiene il paladino vegano per cani. Alcuni si occupano di rispondere ai commenti negativi per conto del pilota, sostenendo che ci sono cani che passata l’età di 10 anni non riescono a digerire correttamente la carne, o possono avere delle allergie.
Bramble Pets non è l’unico brand che offre alimenti vegani per cani. Sul mercato la crescente domanda di alimenti vegetali per animali domestici vede la nascita di nuovi marchi pronti a offrire prodotti come crocchette e snack plant-based, ossia basati sulla qualità e attenti alla sostenibilità in risposta ai gravi problemi ambientali associati all’industria della carne.
È lo stesso Hamilton a condividere attraverso i social i miglioramenti della salute del suo bulldog di dodici anni dopo la transizione a una dieta a base vegetale, iniziata nel 2020. Nel post, motiva la scelta dell’investimento in Bramble Pets: “I suoi livelli di energia sono più alti, il suo pelo è più brillante e la sua pelle è più sana. È come se fosse di nuovo un cucciolo”.
Il dog influencer Roscoe Hamilton è ufficialmente il nuovo CTO (chief taste officer) del marchio.
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