Olimpiadi, Sala: “Ceo? Anche straniero, purché parli italiano”
“Oggi abbiamo approvato il profilo ma non si è parlato di nomi”
(Milano). “La governance si basa su tre entità: il Consiglio olimpico, l’agenzia di progettazione e l’OCOC, che è la società che gestisce tutto il processo. Per quest’ultima PwC ci ha illustrato le analisi che sono state fatte e non viene fuori una sostanziale differenza tra società e fondazione. Ma il ‘tavolo’ di oggi dà come indicazione la preferenza per la fondazione perché consente un po’ più di flessibilità. Si è inoltre ribadita la necessità di una legge olimpica da farsi entro novembre. Altro punto di discussione è quello del Ceo dell’OCOG: si è approvato il profilo ma non si è parlato di nomi. Deve essere una persona con esperienza internazionale, meglio se oltre che nel settore privato anche nel pubblico. Mia osservazione personale, deve essere qualcuno che rimanga per anni. Può essere anche straniero, purché sappia l’italiano”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine della riunione per le Olimpiadi 2026 al Palazzo della Regione. (Chiara Martinoli/alanews)
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