Ucraina, Bubka: “Sono fuggito in treno come un rifugiato, la mia famiglia è a Donetsk”
“Mia madre di 85 anni e mio fratello sono ancora lì e non so altro”
(Roma). “Quando è scoppiata la guerra ero a Kiev. Ho lasciato la città come un rifugiato, ho provato cosa può sentire un rifugiato. Sono arrivato in treno a Leopoli, eravamo in 8 nel vagone con 9 bambini negli spazi per i bagagli. Non avevamo cibo. Poi ho passato il confine in auto. Non sapevamo cosa poteva accadere. Mia madre ha 85 anni e non può muoversi, mio fratello si prende cura di lei. Loro sono a Donetsk, non so altro”. Queste le parole della leggenda dello sport mondiale Sergej Bubka che non trattiene le lacrime mentre si rivolge ai cronisti. Bubka, ora alla guida del comitato olimpico ucraino, è a Roma per incontrare gli atleti ucraini accolti in Italia. (Fabrizio Rostelli/alanews)
Se non sei abbonato e vuoi acquistare questo video clicca qui
Giordano Bruno Guerri: "Razzismo diventato tabù dopo campi di concentramento nazisti" "Prima ad allora le…
Giordano Bruno Guerri: "Per Mussolini donne dovevano badare a casa, fare figli e portare corna"…
Giordano Bruno Guerri: "Antifascisti di oggi il massimo rischio che corrono è un applauso" "Quelli…
Autonomia, Tajani: "Legge da correggere, lavoreremo per permettere a tutta Italia di beneficiarne" Sul Canone…
Unifil, Tajani: "Parole Salvini? La linea del governo la dettano premier e ministro degli esteri"…
Autonomia, Occhiuto: "Diritti civili e sociali non sono garantiti al sud come al nord" "Siamo…