L’Italia ha appena introdotto il codice Ateco anche per le professioni a sfondo sessuale, come le escort e le prostitute. La decisione ha visto pareri discordanti, tra chi vede con favore la legalizzazione e la tassazione di queste figure, e chi invece non è d’accordo e preferirebbe una politica più proibizionista.
In realtà, in Europa e nel mondo è pieno di paesi che hanno già deciso di regolamentare e tassare la prostituzione:
- Germania
- Legale e regolamentata dal 2002
- I lavoratori del sesso possono registrarsi, pagare tasse e ottenere benefici sociali
- Paesi Bassi (Olanda)
- Legale e regolamentata
- Le sex workers devono registrarsi e pagare le tasse
- Zone a luci rosse ufficiali (es. Amsterdam)
- Svizzera
- Legale e regolamentata
- Necessaria registrazione e controlli sanitari
- Sottoposta a imposte
- Austria
- Legale e regolamentata
- Le lavoratrici del sesso devono registrarsi, sottoporsi a controlli sanitari e pagare le tasse
- Grecia
- Legale solo in bordelli autorizzati
- Le sex workers devono registrarsi e sono soggette a tassazione
- Ungheria
- Legale e regolamentata
- Le lavoratrici del sesso possono ottenere una “licenza” e pagare le tasse
- Lettonia
- Legale e soggetta a regolamentazioni e tassazione
America
- Nevada (Stati Uniti)
- Solo in alcune contee, in strutture autorizzate
- Regolamentata e tassata
- Colombia
- Legale e in alcune zone regolamentata
- Le lavoratrici possono registrarsi e pagare imposte
Oceania
- Nuova Zelanda
- Legalizzata e decriminalizzata nel 2003
- Le sex workers possono lavorare legalmente e pagano tasse come liberi professionisti
- Australia (in alcuni stati, es. Nuovo Galles del Sud, Victoria)
- Regolamentazione varia a seconda dello stato
- Legale, regolamentata e soggetta a tassazione