SPORT (Torino). “Chi arriva ad altissimo livello nel calcio è perché ha dell doti geneticamente innate ma anche delle qualità volitive, psicologiche e morali non indifferenti… Molto importante il ruolo dell’allenatore…L’allenatore è un condottiero moderno e per me è molto importante lavorare sempre in sintonia con gli allenatori con i quali collaboro. Se c’era il rigore di Benatia? Bè secondo me si. E’ difficile sicuramente per un arbitro, poi in quegli attimi lì…sono quelle azioni in cui se non dai rigore il Real Madrid si arrabbia in una maniera incredibile, se lo dai si arrabbia la Juventus… sono le situazioni di questo sport che è un gioco che ha molti lati al limite per cui non è facile decidere per l’arbitro. Se mi piacerebbe tornare in Italia? Si…alla Juve? perché no..mai dire mai come si dice..” queste le parole di Antonio Pintus a margine degli Stati Generali dello sport, presso il Consiglio regionale del Piemonte, in cui è è stato insignito dell’attestato di ambasciatore del Piemonte. (Ettore Vincenti/alaNEWS)
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