Serie A, Aic: “Calciatori non vogliono ripartire a tutti i costi”
Calcagno: “Se convivenza con virus non compatibile con nostro mondo ne trarremmo conseguenze”
SPORT (Roma). Il protocollo proposto dalla Figc “è un passo in avanti. Persistono alcuni punti che al momento sembrano insuperabili, primo fra tutti la modalità in cui si dovrà trattare un contagiato all’interno del gruppo. Se tutta la squadra dovrà rimanere in ritiro due settimane creerebbe dei problemi insormontabili sulla competizione. I calciatori non vogliono giocare a tutti i costi. Le stesse situazioni si riproporranno secondo chi è più esperto di me anche nel prossimo autunno. Sono molto preoccupato anche guardando in là del tempo. Molti calciatori sono preoccupati, altri la vivono molto serenamente. I passi fatti sono concreti, non dobbiamo giocare per forza credo però che abbiamo la responsabilità di capire se il nostro mondo è compatibile con la convivenza col virus: se non lo fosse ne trarremmo le conseguenze”. Così il vicepresidente dell’Aic, Umberto Calcagno, a proposito delle ipotesi di ripartenza del calcio. (Andrea Corti/alanews)
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