Torino, pietra d’inciampo per Vittorio Staccione, calciatore granata e antifascista
Il presidente del Museo della Resistenza: “Era una persona normale con un pensiero differente”
SPORT (Torino). “Oggi mettiamo una pietra d’inciampo per obbligare a prestare l’attenzione – così Franco Quesito, presidente del Museo diffuso della Resistenza di Torino, durante la cerimonia per la pietra d’inciampo dedicata al calciatore antifascista Vittorio Staccione – Vittorio Staccione è stato una persona normale, ha giocato a calcio con il Torino, ha avuto una storia tragica alle spalle ed è tornato a Torino per fare l’operaio. Nel 1944 venne arrestato per gli scioperi contro il fascismo, il 20 marzo venne deportato dove morì”. Alla commemorazione anche Alberto Barile, direttore operativo del Torino FC: “Vittorio è stato un uomo che ha lottato per la sua libertà e che ha lottato in campo. Giocò al Torino e alla Fiorentina: era un uomo che incarnava l’idea del Toro, tanto più nella sua lotta personale”. (s.iacomussi)
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