25 novembre, La testimonianza di Luchadora, libera grazie ai centri antiviolenza
“Ti senti stupida e incapace. Centri antiviolenza mi hanno aiutata. Se ti ascolti, puoi”
(Roma). “La mia storia è iniziata con una separazione e con degli episodi di violenza. Ho chiesto aiuto alle autorità per disperazione senza trovare risposta perché tutto è affidato a chi ti trovi davanti quando vai alla polizia. Ero disperata. Sulla base del referto sono stata contatta da un’Ispettrice donna. Tutte le istanze che ho presentate le ho presentate pensando a mio figlio. A un certo punto, nel guardare solo ai suoi bisogni, ho ritrovato me stessa perché ciò che conquisti è la capacità di ascoltare te stessa. In questa società una donna senza famiglia e relazione non è una donna ma non è così e ora lo so”. Così Luchadora (nome fittizio ndr), donna vittima di violenze. “All’inizio ti dici: come ho potuto? Ti senti stupida e incapace. In questo aiutano i centri antiviolenza perché sanno come aiutarti. La premessa è: se vuoi, se ti ascolti. Non c’è una soluzione valida per tutti. La cosa più difficile da superare? La manipolazione di mio figlio per arrivare a me”, ha concluso. (l.sassi)
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