8 marzo, le femministe a Firenze: “La pandemia ha colpito di più le donne”
Il collettivo “Non una di meno” denuncia il 90% dei licenziamenti al femminile
CRONACA (Firenze). Scende in piazza Santissima Annunziata di Firenze il collettivo femminista di “Non Una di Meno”. Si unisce alle migliaia di donne sparse in tutta Italia in concomitanza con lo sciopero femminista e transfemminista globlae della produzione e della riproduzione contro la violenza sulle donne e in nome di un’unica parola, “essenziale”. La denuncia del collettivo punta soprattutto ai dati dei licenziamenti delle donne, il 90% del totale, come spiega Patrizia di “Non Una di Meno”: “Le donne hanno subìto la pandemia più degli uomini, basta guardare i numeri dei licenziamenti. Su 101 mila, 99 mila sono donne, basta guardare l’aumento dei maltrattamenti in famiglia, dei femminicidi, del carico enorme che le donne hanno subìto”. “La nostra parola di oggi è essenziale, se ne è parlato molto durante la pandemia. Ci vediamo ridotti tutti gli spazi di socialità, di politica e di pensiero. Viviamo confinati ormai da un anno e in questo periodo in cui le zone sono diverse, volevamo una zona fucsia, femminista, dove poter stare insieme di nuovo in sicurezza” racconta Carla del collettivo. (Emanuele De Lucia/alanews)
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