A Napoli l’omaggio di Jorit per George Floyd
“Il razzismo esiste e non bisogna banalizzare le rivolte”
(Napoli). “L’idea nasce sicuramente dal video, immagini sconvolgenti che mi hanno molto colpito. In realtà quel video racconta quello che avviene in America, e in tutto il mondo, quotidianamente. Ho raffigurato Floyde insieme a Lenin, Angela Davis, Luther King e Malcom X perchè non volevo che quest’immagine fosse solo un ricordo in memoria di una persona uccisa brutalmente. Ho voluto rappresentare un’intera fascia di popolazione che vive ai margini della società, esclusa dalla decisioni e costretta ad una vita di stenti. Il video rappresenta la realtà: il ginocchio sul collo che non fa respirare queste persone. Ci tenevo ad inserire Lenin perchè lui sosteneva che il razzismo fosse un alibi del potere per giustificare lo sfruttamento. Vorrei che questo murale generasse delle riflessioni. È facile fare un discorso contro la violenza guardando alle rivolte, ma il discorso è più complesso. Luther King diceva che la rivolta è la voce di chi non viene ascoltato” (Luca Leva/alanews)
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