A Roma il ricordo delle vittime della strada: “Come se crollassero ogni anno le Torri Gemelle”
La madre di Elena Aubry: “Salvini mi ha ascoltato ma abbiamo bisogno di supporto dalle istituzioni”
Cronaca (Roma). “Oggi siamo qui per far in modo che non muoiano altre persone. Per ricordare questa giornata mondiale che è importantissima, sono otto anni che la organizzo su Roma e quest’anno ho pensato non faccio nulla perché devono essere le istituzioni ad organizzarla. Mia figlia è morta per delle radici su una strada, ci vuole un impegno forte dello Stato perché perdiamo ogni anno tremila vittime. È come se crollassero le Torri Gemelle ogni anno in Italia, portandosi via queste persone. Io ho parlato con il ministro Salvini e mi ha dato pieno ascolto. Io non vedo l’ora che vada in porto questo codice della strada. Certamente si può fare di più ma su questo sono certa che verremo ascoltati dal ministro Salvini ma abbiamo bisogno di ulteriore supporto da parte delle istituzioni se vogliamo salvare i nostri figli perché quando si muore la strada non guarda in faccia a nessuno”. Così Graziella Viviano, madre di Elena Aubry morta in un incidente stradale a Roma nel 2018, insieme ad altri parenti di vittime della strada, a margine della Messa nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia nella giornata mondiale delle vittime della strada. (Marco Vesperini/alanews)
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