Aids, la storia di Antonio sieropositivo da vent’anni: “Con Covid ancora più soli”
“In ospedale mi controllano ogni 6 mesi invece di 3. L’Hiv c’è sempre anche se non se ne parla”
(Roma). “Io sono sieropositivo da vent’anni, ero giovanissimo quando mi sono ammalato. A Roma uscito dal carcere mi portarono allo Spallanzani dove iniziai la prima terapia”. Chi parla è Antonio, 45 anni, da 23 convive con l’Hiv. Ex tossicodipendente, dopo un periodo in carcere ha scoperto la sua sieropositività ed è entrato in una comunità di recupero. Adesso “prendo un solo farmaco, mi dà meno effetti collaterali” anche se “con i fastidi ci convivo, con le croste in testa e l’affaticamento”, spiega ad Alanews. Grazie alla Lila di Bari “ho trovato una famiglia” eppure “il Covid non ci permette di fare i gruppi, mi manca tanto”. Anche la terapia è più complicata e “veloce” con il Coronavirus: “Mi controllano ogni sei mesi invece di tre. Mi sento più solo anche in ospedale”. L’Hiv oggi? “C’è sempre, soprattutto tra i ragazzi, anche se se ne parla pochissimo” (Roberta Benvenuto/alanews)
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