(Roma). “L’emergenza non si è esaurita nei campi di accoglienza subito dopo il terremoto. Ci sono varie fase e il nostro intervento è mirato a seguire tutto il ciclo emergenziale in modo da dare a questi bambini gambe forti sui cui sorreggersi e cominciare a camminare da soli. Dopo due anni arriva forse il momento più difficile per loro”. Federico Cellini – capo emergenze nazionali di Save the children fa un po’ il punto della situazione sul loro intervento a favore dei bambini nei territori colpiti dal terremoto”. La politica deve riuscire a dare risposte puntuali alle popolazioni, mirate a seconda della tipologia. Questo vale soprattutto per i bambini. La ragazza di Amatrice che è tornata a parlare dopo due anni è per noi una vittoria e dimostra quanto sia importante seguirli in tutto il loro percorso. (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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