Amazon in sciopero a Firenze: “Turni massacranti e incidenti quotidiani”
Claudio Gani, Cgil: “Per pagarsi le franchigie dei mezzi, un dipendente ci rimette lo stipendio”
CRONACA (Firenze). In occasione dello sciopero generale della filiera di Amazon, anche in Toscana i due magazzini di Calenzano e Pisa si fermano e i corrieri incrociano le braccia. “Siamo qui a chiedere migliori condizioni di lavoro” spiega Claudio Gani della Filt Cgil Toscana. “Il colloquio iniziale dei sindacati con Amazon è stato una farsa perché l’azienda ci ha prospettato aumenti dei carichi di lavoro, richiesta di maggior flessibilità e maggior precarietà. I ragazzi da quando è iniziata la pandemia non si sono mai fermati”. Lanfranco Ricci, Uil Trasporti spiega: “Quando abbiamo posto il problema dei carichi di lavoro, abbiamo trovato come interlocutore un algoritmo, è tutto determinato da un programma. Ma non possiamo avere al tavolo un algoritmo. Noi vorremmo avere Amazon come soggetto vero per discutere sui carichi di lavoro, che costringono ad aumentare lo stress e maggiori incidenti nel quotidiano”. Gabriele Brogi della Cisl Toscana: “E’ intollerabile che una multinazionale che fa utili ogni trimestre per miliardi di dollari, si avvale di lavoratori a tempo determinato, continuamente, avendo un riciclo di personale che non consente la stabilizzazione”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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