Anm, Poniz: “No capri espiatori ma giudizio sui fatti”
“Magistratura difenda la sua indipendenza senza autopromozioni”
CRONACA (roma). “La storia del capro espiatorio è mal posta. Oggi i giudici afrontavano uno fatto specifico fatto, non il sistema e su questo sono stati tratti a giudizio tutti i magistrati che hanno partecipato ad un incontro con caratteristiche così illecite che anche il Presidente della Repubblica usò parole molto forti. Quel fatto non ha altre parti in giudizio. Poi c’è un altro problema più ampio che tatteremo nel suo complesso. Questo richiede una rilfessione più ampia che abbiamo già avviato da un anno. Ognuno farà la sua parte, la politica, la magistrutra, l’Anm o il Csm. Tutto il corpo dei magistrati può farne una non mettendo la propria autonomia tra le mani del potente di turno, non autocandidandosi sempre a posti di potere e non chiedendo per ottenerli autopromozioni”. Così il presidente dell’Anm, Luca Poniz dopo le accuse di Luca Palamara segute alla sua espulsione decisa dai probiviri dell’associazione (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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