Anziana morta e fatta a pezzi, pena ridotta a 20 anni. La difesa: “Non c’è prova dell’omicidio”
Confermata in appello la condanna per Rosa Fabbiano, l’avvocato Ligotti annuncia ricorso in Cassazione
Cronaca (Milano). La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha condannato a vent’anni di reclusione Rosa Fabbiano, la donna imputata di aver ucciso e fatto a pezzi il cadavere dell’anziana madre, Lucia Cipriano, a Melzo, nel Milanese. La Corte ha riconosciuto le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti contestate (come richiesto anche dalla procura generale) rispetto alla sentenza di primo grado, che aveva condannato Fabbiano a 26 anni. La difesa, rappresentata dall’avvocato Roberta Ligotti, annuncia ricorso in Cassazione: “Il nodo da sciogliere è che non c’è la prova dell’omicidio, è sempre dato per scontato”, ha detto contestando il calcolo della pena nei confronti di “una donna sola, vessata e con un tumore al seno” di cui “non hai la prova di come sua madre sia morta”. (Alessandro Boldrini/alanews)
Se non sei abbonato e vuoi acquistare questo video clicca qui
Roma - Athletic Bilbao, i tifosi baschi a Villa Borghese Cori e feste in attesa…
F1, Ferrari a Milano: festa dei tifosi per Hamilton e Leclerc 11mila persone in piazza…
La nave Juan Carlos al porto di Napoli, Ammiraglio Spagna: "Con Italia-Usa per il Mediterraneo"…
"Calciatori festaioli, la domenica rimaneggiati": lo sfogo del mister in 2' categoria è virale Gianluca…
Salva Milano, Lupi: "Parlamento non fa le leggi sotto dettatura di nessuno" "Ci sono dei…
Sala: "Ho sentito Elly Schlein, telefonata di grande supporto" "È importante che il rapporto con…