Asor Rosa, Il ricordo commosso di Cacciari: “Gli amici sono coloro che si appartengono”
Il filosofo ha concluso la cerimonia laica all’università La Sapienza di Roma
(Roma). “Ce la possiamo fare se siamo amici, ‘filos’, colui che si appartiene. Gli amici sono coloro che si appartengono. Se riusciamo ad appartenerci, se sentiamo che c’è qualcosa che ci lega ontologicamente, possiamo essere capaci anche di grandi opere, come quelle che ha fatto Alberto, di grande imprese come sarebbe quella di cambiare questo Paese, di comprenderne meglio le contraddizioni. Da soli, si diceva una volta, si va solo col diavolo. Bisogna essere insieme, e insieme, da amici. Questa amicizia, se la si sente, ha davvero qualcosa di eterno”. Lo ha detto un commosso Massimo Cacciari, filosofo e professore, intervenendo nell’aula magna del Rettorato dell’università La Sapienza di Roma in conclusione della cerimonia laica per lo storico della letteratura e intellettuale Alberto Asor Rosa, scomparso ieri all’età di 89 anni, suo grande amico. (Annalisa Ramundo/alanews)
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