Emergenza uova negli Stati Uniti | Pixabay @fcafotodigital - alanews
Negli Usa c’è una vera e propria emergenza per quanto riguarda le uova: l’ambasciata lancia un appello al Veneto per ricevere aiuti
L’epidemia di aviaria e l’impennata dei prezzi delle uova hanno spinto gli Stati Uniti a cercare supporto dal Veneto, una delle regioni italiane leader nella produzione di uova. Con un fabbisogno di almeno 210 milioni di uova in vista delle festività pasquali, l’ambasciata americana ha lanciato un appello alla Regione Veneto per ricevere aiuto, ma la situazione è complessa poiché la produzione veneta è già al limite delle sue capacità.
Negli Stati Uniti, il prezzo delle uova ha raggiunto livelli record, superando i 7 dollari per una confezione da dodici. Questo aumento è stato causato da un’epidemia di aviaria che ha colpito la produzione locale, costringendo Washington a cercare forniture all’estero, in particolare in Europa. Il presidente nazionale di Assoavi, Gian Luca Bagnara, ha confermato che l’Italia sta monitorando la situazione. Ha dichiarato: “Stiamo considerando se possiamo fornire un supporto, ma dobbiamo garantire anche gli impegni presi con il nostro mercato“. La produzione avicola italiana ha subito perdite significative, con circa 4 milioni di galline ovaiole abbattute dall’autunno, su un totale di 41 milioni presenti nel paese.
Il Veneto, insieme a Lombardia ed Emilia-Romagna, è uno dei principali produttori di uova in Italia. Tuttavia, le perdite causate dall’aviaria sono state pesanti. Michele Barbetta, presidente del settore avicolo di Confagricoltura Veneto, ha evidenziato come gli agricoltori stiano ricevendo molte richieste per l’esportazione di uova, ma la capacità produttiva attuale non è sufficiente a soddisfarle. Ha affermato: “Siamo al limite della nostra produzione e non possiamo garantire un approvvigionamento adeguato“.
Il consumo di uova negli Stati Uniti è molto elevato, con una media di 272 uova pro capite all’anno. Durante le festività pasquali, la domanda cresce ulteriormente, portando a un bisogno di almeno 210 milioni di uova. La questione è urgente, e il governo statunitense sta cercando soluzioni alternative per affrontare questa crisi. Nonostante le richieste americane, la situazione non è semplice, poiché anche in Europa l’aviaria ha colpito duramente le produzioni locali. In Svezia, ad esempio, le autorità hanno riscontrato un interesse limitato a esportare uova verso gli Stati Uniti.
La crescente preoccupazione per la salute e la sicurezza alimentare ha portato a un aumento dell’interesse verso le uova. Bagnara ha sottolineato: “Si è sfatato il falso mito che le uova facciano male“, evidenziando come la percezione pubblica stia cambiando e portando a un aumento dei consumi. Tuttavia, la crisi attuale legata all’aviaria e ai prezzi delle uova rappresenta una sfida considerevole per i produttori e i consumatori, con ripercussioni importanti sul mercato avicolo sia in Italia che negli Stati Uniti.
La situazione rimane dunque in evoluzione, mentre i produttori italiani e americani cercano di trovare un equilibrio tra domanda e offerta in un contesto di sfide senza precedenti.
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