Bimba morta, Alessia Pifferi: “Al mio ritorno vidi che Diana non si muoveva”
“Tentati di rianimarla con il massaggio cardiaco e le diedi delle pacche sulla schiena”
(Milano). “Ho trovato mia figlia nel lettino: sono andata subito da lei, non ricordo se porta era aperta o chiusa. L’ho accarezzata, ma ho visto che non si muoveva e capii che qualcosa non andava. Non era in piedi come le altre volte, non giocava”. Lo ha detto Alessia Pifferi, imputata di omicidio per aver lasciato morire di stenti da sola in casa la figlia Diana di 18 mesi, interrogata oggi in Corte d’Assise a Milano. “Tentai di rianimarla: le feci il massaggio cardiaco, la presi in braccio e le diedi qualche pacchetta sulla schiena. Provai a bagnarle le manine, i piedini e la testina per vedere se si riprendeva. La rimisi nel lettino e le spruzzai anche dell’acqua in bocca. Vidi che non si riprese e andai a chiamare la vicina di casa”, ha aggiunto. (Alessandro Boldrini/alanews)
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