La Digos indaga per capire se sia stato un furto o un atto di vandalismo politico. Umberto Gobbi del Coordinamento Palestina ha annunciato una mobilitazione il 14 aprile in solidarietà
La recente notizia del vandalismo ai ristoranti palestinesi Dukka e I Nazareni a Brescia ha suscitato un’ondata di preoccupazione e indignazione tra i residenti e la comunità locale. Questi due ristoranti, simboli di una società multiculturale, hanno subito gravi danni alle vetrine senza che siano state trovate scritte o messaggi che possano spiegare le motivazioni dietro a questo atto. La Polizia di Stato, attraverso la Digos, sta indagando per capire se si sia trattato di un tentativo di furto o se il danneggiamento possa essere legato a questioni politiche.
La reazione della comunità
La notizia ha colto di sorpresa molti residenti, che frequentano i ristoranti non solo per la loro offerta culinaria, ma anche per l’atmosfera accogliente che promuove. La comunità palestinese a Brescia è attiva e ben integrata, e questo attacco ha riacceso il dibattito sulle tensioni politiche e sociali in Italia, particolarmente in relazione al conflitto israelo-palestinese. Umberto Gobbi, portavoce del Coordinamento Palestina a Brescia, ha descritto l’episodio come una “provocazione sionista-fascista”, esprimendo solidarietà ai gestori e ai dipendenti dei ristoranti danneggiati.
Mobilitazione per la solidarietà
Gobbi ha annunciato un presidio che si svolgerà lunedì 14 aprile in piazzetta Bella Italia, invitando i cittadini a unirsi in segno di solidarietà con il popolo palestinese e contro ogni forma di razzismo. Questo evento si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazione, come la manifestazione nazionale a Milano, dove circa 400 persone hanno protestato contro le violenze a Gaza. Questi eventi dimostrano come la comunità bresciana, e in particolare i gruppi che si identificano con la causa palestinese, non intendano rimanere in silenzio di fronte a episodi di intolleranza.