CAGLIARI – Un 49enne di Capoterra è stato arrestato per tentato omicidio dopo aver ferito un 26enne romeno, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla scapola, in seguito a un diverbio per il maltrattamento di un cane. L’aggressore ha usato una carabina modificata. Indagini in corso per chiarire la vicenda
Un tragico episodio di violenza ha scosso la comunità di Capoterra, in provincia di Cagliari, dove un giovane di 26 anni è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco dopo un diverbio legato al presunto maltrattamento (involontario) di un cane. L’incidente, avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 aprile, ha portato all’arresto del proprietario dell’animale, un 49enne accusato di tentato omicidio.
L’incidente
L’episodio si è verificato in piazza Sardegna, quando il giovane di origini romene, residente ad Assemini, ha pestato la zampa del cane di un uomo di 49 anni, scatenando una reazione violenta. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane ha mostrato indifferenza nei confronti del dolore inflitto all’animale, intensificando l’ira del proprietario. Dopo un acceso scambio di parole, quest’ultimo ha estratto un’arma e ha sparato, colpendo il 26enne alla scapola sinistra.
Il giovane ferito si è recato autonomamente alla guardia medica di Capoterra, dove i medici hanno allertato i servizi di emergenza. Trasportato all’ospedale Brotzu di Cagliari, le sue condizioni sono risultate serie, ma non tali da mettere in pericolo imminente la sua vita. Attualmente, il ragazzo è ricoverato in attesa di un intervento chirurgico.
L’arresto del proprietario
Dopo aver esploso il colpo, il proprietario del cane si è dato alla fuga, ma è stato rintracciato dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cagliari. Durante la perquisizione effettuata presso la sua abitazione, le forze dell’ordine hanno trovato e sequestrato una carabina ad aria compressa, modificata per utilizzare proiettili calibro 22. Questo dettaglio ha sollevato interrogativi riguardo alla pericolosità dell’arma e alle intenzioni del proprietario del cane.
Le indagini sono ancora in corso, con gli inquirenti che analizzano i video di sorveglianza della zona per ottenere ulteriori elementi utili alla ricostruzione dei fatti. È fondamentale comprendere se ci siano state altre persone coinvolte o se l’aggressione sia stata un episodio isolato. Intanto, il 49enne rimane in custodia cautelare presso il carcere di Uta.