Caso corpi nelle valigie, confermati i 30 anni di pena a Elona
L’avvocato Federico Febbo: “Temevamo la possibile riforma con l’ergastolo”
Cronaca (Firenze). La Corte d’assise d’appello di Firenze ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione per Elona Kalesha, la 41enne di origine albanese imputata di duplice omicidio e vilipendio di cadavere per aver ucciso i genitori dell’ex fidanzato, Teuta e Shpetim Pasho, scomparsi dal capoluogo toscano nel novembre 2015 e i cui resti fatti a pezzi furono trovati cinque anni più tardi, nel dicembre 2020, in quattro valigie gettate in un campo tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere fiorentino di Sollicciano. L’avvocato della donna, Federico Febbo: “Temevano la possibilità di riforma, laddove avessero ritenuto penale responsabilità con l’ergastolo. Voi sapete che siamo di fronte a duplice omicidio e la Corte ha rigettato l’impugnazione sia della difesa che del pubblico ministero, tenendo ferma la posizione del tribunale di primo grado”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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