Caso Pifferi, la sorella Viviana: “In questo processo non si parla più della bambina”
“Nelle parole del perito rivedo l’Alessia che ho sempre conosciuto”
(Milano). “Non si parla più di Diana, mia sorella ha scelto di lasciarla sola in casa per andare a divertirsi. Questa bambina è morta di fame e sete in sei giorni, in giornate caldissime in cui lei è tornata a due passi da casa e non è andata da sua figlia: queste sono decisioni”. Lo ha detto Viviana Pifferi, parte civile nel processo a carico della sorella Alessia, imputata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi. “Ho ascoltato il dottor Pirfo e nella sua deposizione ho rivisto l’Alessia che ho sempre conosciuto, non vedo le altre giustificazioni – ha aggiunto -. Il prete? Io l’ho conosciuto ma non lo ricordo bene, non abbiamo mai praticato tanto la chiesa, non so come faccia a descriverla così bene. Non andava spesso in chiesa, il rosario che porta al collo l’ha messo adesso che viene in tribunale. Probabilmente l’avranno cercato, come stanno cercando chiunque abbia fatto parte della vita di mia sorella”, ha concluso. (Alessandro Boldrini/alanews)
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