(Bruxelles). “Ieri siamo stati a Lussemburgo, oggi siamo a Bruxelles, domani a Londra e dopodomani ad Edimburgo. Dobbiamo andare in fretta perché abbiamo pochi mezzi. Quello che pensiamo è che ciò che capita in Catalogna è una problematica di tutta Europa, perché riguarda il fatto che c’è un governo che è andato fuori dalla legge e dallo stato di diritto (rule of law, ndr) e noi vogliamo tornare alla coesistenza in pace. La Catalogna è la regione più ricca della Spagna, ma ora sta andando male perché c’è mancanza di tranquillità che non è un richiamo per i turisti. Siamo isolati in questo momento e vorremmo tornare alla città cosmopolita, aperta e forte economicamente che conoscevamo. Sono 5mila le imprese che hanno lasciato la Catalogna per altre regioni della Spagna”. Così Miriam Tey, vicepresidente della Società Civile Catalana, associazione catalana che si oppone al nazionalismo e vincitrice dell’European Citizens’ Prize 2016, a Bruxelles per un tour europeo per parlare di Catalogna e indipendentismo. (Giulia Torbidoni/alaNEWS)
Roma, caos a Termini per sciopero dei mezzi: "Impossibile andare a lavorare" Sciopero dei mezzi…
Suzuki al Salone dell'Auto di Torino 2024 In vetrina le due 'anime' brand Economia (Torino).…
Sciopero ATM Milano, chiude M2 e una tratta della M5 Regolari le altre linee e…
Champions League, Gasperini in conferenza stampa post Atalanta-Arsenal Il tecnico nerazzurro dopo il primo match…
Spagna, Mattarella visita la casa museo di Colombo e il centro storico di Las Palmas…
Vannacci attacca L'Ue e la Von der Leyene: "Vogliono che torniamo alle paludi e alla…