(Bruxelles). “Ieri siamo stati a Lussemburgo, oggi siamo a Bruxelles, domani a Londra e dopodomani ad Edimburgo. Dobbiamo andare in fretta perché abbiamo pochi mezzi. Quello che pensiamo è che ciò che capita in Catalogna è una problematica di tutta Europa, perché riguarda il fatto che c’è un governo che è andato fuori dalla legge e dallo stato di diritto (rule of law, ndr) e noi vogliamo tornare alla coesistenza in pace. La Catalogna è la regione più ricca della Spagna, ma ora sta andando male perché c’è mancanza di tranquillità che non è un richiamo per i turisti. Siamo isolati in questo momento e vorremmo tornare alla città cosmopolita, aperta e forte economicamente che conoscevamo. Sono 5mila le imprese che hanno lasciato la Catalogna per altre regioni della Spagna”. Così Miriam Tey, vicepresidente della Società Civile Catalana, associazione catalana che si oppone al nazionalismo e vincitrice dell’European Citizens’ Prize 2016, a Bruxelles per un tour europeo per parlare di Catalogna e indipendentismo. (Giulia Torbidoni/alaNEWS)
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