Cc arrestati a Piacenza: Montella nega estorsioni e torture e chiede scusa ad Arma e città
Prosegue a Piacenza l’inchiesta che la scorsa estate portò al sequestro della caserma Levante
CRONACA (Piacenza). Giuseppe Montella, l’appuntato della caserma Levante di Piacenza arrestato insieme ad altri cinque carabinieri per gravi reati come traffico di droga, tortura ed estorsione nell’estate del 2020, oggi nell’aula del tribunale allestita presso la fiera di Piacenza non c’era. Era nel carcere di Verbania e da lì, in videoconferenza, avrebbe confermato le dichiarazioni rilasciate negli interrogatori dei mesi scorsi e la responsabilità dei suoi colleghi. Avrebbe negato alcune accuse mosse nei suoi confronti: estorsioni e torture. Montella stamattina ha reso dichiarazioni spontanee difronte a Pm e Gup che portano avanti l’inchiesta Odysseus’ che la scorsa estate portò al sequestro dell’intera stazione Piacenza Levante’ dell’Arma. Non era mai accaduto in Italia. Montella avrebbe chiesto scusa all’Arma e alla città di Piacenza. Il suo avvocato Emanuele Solari ai microfoni della stampa dice solo “no comment”. Interrogato anche il maresciallo Marco Orlando, ex comandante della stazione sequestrata e riaperta lo scorso novembre, difeso dall’avvocato Andrea Nicoli. (le.tre)
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