“Centootto”, al cinema Troisi la storia dei pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia
Da poco è stata celebrato l’anniversario della loro liberazione
(Roma). “Centootto” perché sono stati 108 i giorni di prigionia dei 18 pescatori appartenenti alla marineria di Mazara del Vallo, rimasti sequestrati in carcere in Libia, a Bengasi, nel 2020. I due pescherecci “Medinea” e “Antartide” vennero presi in ostaggio dalle milizie di Haftar il 1° settembre di più di un anno fa e liberati il 17 dicembre. “Non avevamo più contatti con il mondo esterno, a un certo punto ho creduto di perdere la testa” commenta Piero Marrone, uno dei pescatori sequestrati. “Non potevo permettermi di perdere un figlio, già la mia famiglia è stata distrutta dal mare” continua la mamma di Piero, la 75enne Rosetta Ingargiola che insieme a un gruppo di donne e uomini si è incatenata a Montecitorio per 55 giorni. In occasione dell’anniversario della liberazioni di questi uomini al Cinema Troisi di Roma si è tenuto l’evento Centootto e La Cala. Un docufilm realizzato a Mazara del Vallo che testimonia la storia dei pescatori siciliani sequestrati. (v.ciccarelli)
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