“Ci chiamano fascisti, è difficile mamma”: la chat di un soldato russo ucciso in Ucraina
L’ha letta l’ambasciatore ucraino all’Onu durante l’Assemblea generale
(New York). L’ambasciatore ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya, durante la riunione speciale di emergenza dell’Assemblea generale, ha letto quelli che ha spiegato essere i messaggi dallo smartphone di un soldato russo morto in guerra. “Ci chiamano fascisti mamma, è così difficile”, recita uno di questi. (n.bellugi)
Se non sei abbonato e vuoi acquistare questo video clicca qui
Milano, 69ma mobilitazione per Palestina e Cisgiordania: "Non ci bastano le briciole" Il presidio, organizzato…
Arianna Meloni lascia la direzione di Fratelli d'Italia Scooter e casco tricolore in testa saluta…
Terzo Settore, Schlein: "Abbiamo parlato con chi cerca di ricucire il Paese e non di…
Migranti, Schlein: "In Albania torturati da Almasri, lui rimpatriato con onori Roma" "Giudici non hanno…
Schlein: "governo frustrato cerca nemici tra Magistratura e migranti" "Abbiamo assistito anche alla colpevolizzazione della…
Migranti, Schlein: "forze ordine in Albania a guardare prigioni vuote" "Mentre vengono calpestati i diritti…