Ciro Giso, ragazzo picchiato da esponenti di Casapound a Napoli: “Ricordo i flash e le bottigliate”
“Sono stato abbandonato da compagni ed istituzioni. Il fascismo è un crimine”
(Napoli). Ciro Giso, ventunenne, studente universitario e giornalista, racconta la sua storia a distanza di 5 anni dall’aggressione subita da diversi esponenti di Casapound e Blocco Studentesco. “Era novembre del 2017, stavo facendo da palo mentre i compagni del mio gruppo politico di allora (Fronte Gioventù Comunista) attaccavano dei manifesti nelle adiacenze della sede di Casapound a Napoli nel quartiere Foria – spiega Ciro – ed è stato veramente brutto. Ricordo ancora i flash metre mi prendevano a bottigliate, erano in più di 20 contro di me. I compagni di allora scapparono via, la Digos mi chiese come mai ero qui piuttosto che andare a donne. Ci tengo a diffondere la mia storia perché c’è necessità di arginare i fascismi, non dimentichiamo che il fascismo è un crimine. Anche nel governo attuale presente molti esponenti di estrema destra”. (Raffaele Accetta/alanews)
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