Coldiretti Lazio sotto la Regione per il si al contenimento dei cinghiali: “Distruggono i raccolti”
Al vaglio della Giunta l’approvazione delle norme del piano demandato alle Regioni dallo Stato
CRONACA (Roma). “Pretendiamo l’applicazione del piano del contenimento che oggi è demandato alle Regioni. Che ci sia una collaborazione con un corpo volontario che aiuti a coordinare i lavori, senza burocrazia ma solo con una segnalazione. Chiediamo che nelle aree parco dove questi animali si annidano, chi non permette il loro contenimento che sia sostituito grazie al potere sostitutivo della Regione perché noi non possiamo più vivere con il patema d’animo che il nostro grano vada a terra sotto trebbiatura o che le nostre coltivazioni siano devastate”. Così David Ranieri, presidente Coldiretti Lazio. “Nel 2022 tutti i suini della mia azienda sono stati preventivamente abbattuti nonostante fossero sani e avessimo fatto le analisi prima dell’abbattimento, per la peste suina. La colpa è dei cinghiali e del mancato contenimento di questi animali arrivato ad un punto critico”, afferma Federico Capparella, ex allevatore di suini. “Non ho potuto recintare il mio terreno per una questione di fondi perché senza recinzioni i cinghiali devastano le coltivazioni. Lo scorso anno mi hanno distrutto 1200 piante di ulivo”, afferma Camilla Petrucci, coltivatrice di Fara In Sabina. (Marco Vesperini/alanews)
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