Coronavirus, a Torino nuovi reparti contro il virus, ma “siamo in ritardo”
“Usiamo spazi che erano occupati da altre attività, ci stiamo preparando in poco tempo”
CRONACA (Torino). “Ci stiamo preparando per eventuali esigenze di pazienti Covid, con i primi 40 posti letto per pazienti a media bassa intensità, altri 20 posti per inizio novembre, e ulteriori 15 posti letto di subintensiva dopo il 15 novembre”. Michele Morandi, direttore sanitario dell’Ospedale Oftalmico di Torino, spiega così la realizzazione di nuovi reparti Covid. “Siamo in ritardo per approntare nuove strutture, attualmente non sono ancora attivi i posti nuovi previsti dal Ministero, per questioni burocratiche e di fondi, dobbiamo quindi trovare soluzioni alternative – dice Sergio Livigni, responsabile del coordinamento delle terapie intensive dell’Unità di Crisi del Piemonte – Dobbiamo attrezzarci indipendentemente dalle nuove strutture, che non tutte saranno pronte per questo inverno”. I problemi? “Questi spazi erano occupati da attività in essere, quindi abbiamo dovuto prima di tutto dislocarle – aggiunge Morandi – La difficoltà non è stata come quella del periodo emergenziale, in cui abbiamo dovuto fare tutto con ciò che avevamo a disposizione, ma prepararci in poco tempo”. (Sara Iacomussi/alanews)
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