Coronavirus, allarme case di riposo “Anziani lasciati morire, non hanno possibilità di cura”
“Si predilige chi ha ancora una speranza di vita davanti a sè”
CRONACA (Vertova (BG)). “Ad oggi, nella zona di Bergamo e della Val Seriana, se sei un anziano, magari con patologie come l’alzheimer, non vieni accettato ai Pronto Soccorso. Per questo i residenti delle case di riposo con sintomatologia da infezione da Coronavirus non vengono curati come meriterebbero ma vengono solamente accompagnati alla morte”. Questo è il drammatico racconto di Federico Trebbi, operatore socio sanitario della Fondazione IPS C. Gusmini ONLUS di Vertova. “La realtà dei fatti è che per queste persone non c’è speranza perché si preferisce curare chi ha ancora una vita davanti a sè. Anche noi abbiamo paura di morire perché non siamo dotati dei dispositivi di sicurezza di base” confessa Federico, che lavora a stretto contatta con queste persone, “vogliamo poter lavorare con la tranquillità di poter tornare vivi dalle nostre famiglie, ma al momento non è così” (Luca Perillo)
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