Coronavirus, allarme centri antiviolenza: “Donne maltrattate in casa a rischio”
Rete Reama scrive a ministra Bonetti: “Task force nazionale per vittime violenza domestica”
(Roma). “Per una donna che è vittima di maltrattamenti dire di restare a cara è un forte rischio, vuole dire passare giornate intere sotto lo stesso tetto con il maltrattante”, così Giulia Masi, presidente di GiuridicaMente Libere, realtà che ha un centro antiviolenza a Roma, nel quartiere Pigneto. Insieme a Simona Lanzoni, vicepresidente della Fondazione Pangea e coordinatrice della rete Reama (Rete per l’empowerment e l’auto mutuo aiuto) lanciano un allarme: “Immaginate cosa vuole dire essere una donna che subisce violenza in casa e non può andare a chiedere aiuto fuori”. Per questo Reama ha attivato un tipo di comunicazione on line e via whatsApp e per questo la rete “chiede alla ministra Bonetti di fare una task force con i ministeri interessati”. Poi l’appello alle persone: “Se sentite rumori strani, chiamate la polizia. Le vittime di violenza non possono”, conclude Lanzoni. (Roberta Benvenuto/alanews)
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