Coronavirus, Bruno: “Classe medica italiana ha pagato prezzo altissimo”
Il Primario di Malattie Infettive del Policlinco di Pavia: “Recuperati oltre 300 posti letto per pazienti Covid”
CRONACA (Pavia). “C’è un leggero miglioramento rispetto ai giorni precedenti, stiamo riuscendo a gestire un flusso più ordinato di pazienti. A livello psico-fisico siamo molto stanchi ma continuiamo a fare il nostro dovere e lo facciamo con lo stesso impegno del primo giorno”. Così Raffaele Bruno, Primario della Struttura di Malattie Infettive della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. “Il reparto è stato modificato in base alle esigenze, recuperando oltre 300 posti letto per pazienti Covid in tutto l’ospedale, di cui oltre 60 per le terapie intensive. Abbiamo dato risposte rapidissime all’emergenza. Io personalmente conosco un bassa percentuale di colleghi che si sono ammalati ma a livello nazionale la classe medica ha pagato un prezzo altissimo con la morte di oltre 40 medici. Per noi è cambiata l’empatia nei confronti dei pazienti, entriamo poco in stanza e siamo tutti coperti quindi c’è solo un contatto con gli occhi. La partita è ancora lunga ma bisogna essere ottimisti”. (Antonio Lopopolo)
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