Coronavirus: francesi, ci siete o ci fate?!
Dopo le cadute di stile dei giorni scorsi, di nuovo tutti in piazza in barba all’epidemia
(Parigi). C’è da restarci a bocca aperta. Eppure, anche lì, il Coronavirus ha ormai attecchito con più di 3500 transapini risultati positivi e già qualche decina di morti. Nella serata di venerdì Emmanuel Macron ha, poi, lanciato un appello a reti unificate rivolto a tutti i cittadini, ma già l’indomani centinaia di gilet gialli si sono riversati per le strade di Parigi per continuare la loro protesta incuranti dei rischi epidemici.
E’ l’assurdo atteggiamento di parte del popolo francese, incredibilmente indifferente verso quanto va consumandosi non solo nella vicina Italia ma in tutto il mondo.
Dopo il vergognoso spot di Canal+ in cui un pizzaiolo italiano ‘infettava’ una pizza nominata “Corona”, le discutibili accuse della ministra Ndiaye all’Italia, colpevole a suo avviso di non aver contenuto l’epidemia, e le idiote iniziative del raduno dei Puffi (si, dei Puffi), dell'”unzione” di Gobert sui microfoni dei media NBA, dei festeggiamenti dei tifosi del PSG e la “buccia di banana” presa in pieno, per la “gioia” dei mercati, da Christine Lagarde alla sua prima vera uscita da presidente della BCE, anche oggi i cugini transalpini non hanno fatto mancare il loro apporto alla diffusione dell’epidemia.
Chiude il Louvre, ma evidentemente si chiude anche la vena della ragione di un popolo che, passi l’umorismo (ed è passato da un po’ ormai), stavolta sembra aver scelto di porsi dalla parte sbagliata della storia. (Andrea Eusebio e Agnese Peccianti)
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