Coronavirus, i neomedici: “Molti di noi non accetterebbero chiamata, rischiamo di perdere un anno”
“Sarà occasione per dimostrare nostra vocazione”
(Roma). “Molti di noi non accetterebbero un’eventuale chiamata. C’è gente preoccupata perché accettando una proposta di lavoro toglieremmo del tempo alla formazione necessaria al concorso per le scuole di specializzazione, questo comporterebbe che staremmo un anno in più senza uno stipendio”. Sintetizza così uno dei timori dei neoabilitati d’ufficio e quindi in grado di praticare Antonio Minore, un medico neolaureato. “Altri pensano che i giovani, più resistenti, vengano mandati avanti e ‘chi se ne frega’”. Lui stesso, però, si dice pronto a rispondere alla chiamata: “Credo che questa sia un’occasione per dimostrare che le nostre parole sul voler guarire non siano solo retorica”. (Lisa Di Giuseppe/alanews)
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