Coronavirus, imprese funebri lanciano l’allarme: “Siamo abbandonati”
“Per noi nessuna indicazione nè protezioni”
CRONACA (Napoli). “Noi non sappiamo come muoverci perché nessuno ci ha dato direttive. Stiamo usando tutto quello che avevo in sede: mascherine, tute, guanti e copriscarpe. Ma nessuno ci dice nulla, anche se siamo in prima linea come i medici. Ci fanno lavorare così, poi però ci chiudono dentro. Pensate che andiamo al cimitero e troviamo addetti senza protezioni. io credo che la Regione e l’Asl dovrebbero darci indicazioni precise”. Così Gennaro Tammaro impresario funebre napoletano “Un po’ di paura c’è ma andiamo avanti perchè la ditta ci da tutte le protezioni che servono. Però è dura. da quello che vediamo gli ospedali non sono equipaggiati. Non hanno niente e a volte chiedono a noi i guanti. Nessuno ci ha neanche dato istruzioni su come indossare e togliere i dpi. La sera ci riuniamo e facciamo autoformazione”. Così Achille Damasco, un dipendente della ditta Tammaro (Luca Leva)
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