Coronavirus, Ippolito: “Test sierologico non è patente di immunità”
“Nessun conflitto con campione nazionale come ha detto qualche stupido disilluminato”
(Roma). “Il test sierologico non è patente di immunità. Significa verificare se si è avuto un contatto con il virus e permetterne il tracciamento”. Lo ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, durante una conferenza stampa allo Spallanzani. “Nei test sierologici fin qui effettuati sono risultati 9 positivi al tampone, significa il 2,2 per cento-ha spiegato Ippolito- Il sistema ha permesso quindi l’identificazione di persone che sono positive: voi direte che è una cifra piccola, ma rapportata su 5 milioni di abitanti del Lazio contribuisce al sistema di tracciabilità del virus”. “La Regione – ha poi aggiunto – ha scelto di allargare il campione non per fregare il campione nazionale come ha detto qualche stupido disilluminato ma la scelta è finalizzata a monitorare le forze strategiche del paese mentre quello nazionale mira a monitorare i settori”, quindi nessun conflitto”. (Jennifer Caspani/alanews)
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