Coronavirus, l’ “aiuto umanitario” di chi fa assistenza informatica
“In tanti ci chiedono assistenza anche solo per fare una video chiamata ai figli”
(Roma). “Continuiamo a lavorare pure per rispetto di chi ha bisogno dei nostri servizi e pure a orario ridotto riusciamo a soddisfare più o meno tutti. Il lavoro è cambiato nelle modalità nel senso che veniamo a lavoro meno volentieri ma tiriamo fuori il nostro spirito di sopravvivenza pure economica visto il periodo drammatico da questo punto di vista e riusciamo a galleggiare. C’è stata molta richiesta di pc soprattutto per lo smart working e tante aziende o professionistisi si sono affidati a noi. Idem per i telefoni ma questo è rivolto più ai papà o alle mamme che vengono a comprarlo per la figlia che deve organizzarsi per la scuola. La richiesta più complicata è stata quella di una signora che voleva fare una video chiamata alla figlia all’estero. C’è stata da parte nostra un aiuto quasi umanitario nei confronti di questa signora”. E’ il racconto di Alessio Puglioli, titolare della DGitale (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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