Coronavirus, le storie dimenticate delle addette alle pulizie negli ospedali di Torino
“Ci dicevano di non mettere la mascherina perché creavamo panico”
(Torino). “Siamo stati sbattuti nei reparti Covid senza preparazione o formazione, c’è stato da combattere perché ci dicevano che non servivano le mascherine. Ci dicevano che creavamo il panico con la mascherina – Francesca, Vittoria e Anna sono le addette alle pulizie presso la Città della salute di Torino, attraverso la ditta Dussmann. Oggi sono in piazza Castello per protestare sulle condizioni di lavoro a cui sono state obbligate durante l’emergenza Coronavirus – Si è stanchi di lavorare in un ente pubblico, dove ti devi armare di santa pazienza, non ci hanno dato gli strumenti adatti, a furia di insistere sono arrivati i camici monouso, ma noi lavoriamo nei reparti: sarebbe opportuno che le divise fossero cambiate a ogni sanificazione di Covid. Abbiamo chiesto più volte che ci lavassero le tute in ospedale e non da portarcela a casa dai nostri bambini”. “Parliamo di circa 550 persone – dicono i sindacati – E il bonus? Gli addetti alle pulizie non sono mai stati presi in considerazione”. (Sara Iacomussi/alanews)
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