Coronavirus, l’inadeguatezza del sistema sanitario negli occhi di chi è guarito
“Qualcuno dovrà rendere conto degli sbagli, se non avessi avuto parente medico…”
(Torino). “Hanno sbagliato a non verificare subito le mie condizioni, se non avessi avuto un parente medico sicuramente sarei rimasto a casa e sarei andato in ospedale con una situazione di salute molto più compromessa. Avevo sintomi lievi, febbre e malessere diffuso, ma il mio medico di base non aveva ricevuto indicazioni particolari, i numeri di emergenza mi hanno risposto che sarebbero intervenuti solo con difficoltà respiratorie – a parlare è Giorgio Bausardo, uno dei torinesi guariti dal Coronavirus – Mi hanno dimesso dandomi tutte le indicazioni e dicendo che sarei stato contattato tutti i giorni dall’Asl, ma questo non è avvenuto, sono spariti fino a quando mi hanno telefonato per dirmi che mi avrebbero fatto il tampone. Del primo nessuno mi ha mai comunicato l’esito, ho saputo che era negativo solo il secondo. Non ci sono certezze, è pura fortuna se si esce bene o male. Si è percepita l’inadeguatezza del sistema, qualcuno dovrà rendere conto”. (Sara Iacomussi/alanews)
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