Coronavirus, l’infermiere multato: “Sono molto amareggiato”
“Situazione surreale, ora vorrei solo che la muta venisse eliminata”
(Napoli). “Domenica sono stato fermato dopo aver effettuato una prestazione privata a casa di una paziente al vomero. Ho mostrato la mia patente e il mio tesserino da infermiere ma hanno continuato ad insistere chiedendomi a casa di chi fossi stato. Gliel’ho detto nonostante avessi qualche perplessità per una questione di privacy. Poi mi hanno detto che ero sprovvisto della mascherina. Io l’ avevo sul sedile accanto al mio ed ho fatto presente che non ero obbliato ad indossarla. A quel punto gli ho fatto notare che stavano maneggiando i miei documenti senza guanti e quindi si sono innervositi. Mi hanno detto che dovevano multarmi perchè ero in giro senza giustificazione. Mi sono sentito veramente amareggiato: mettere a rischio la propria vita e la propria famiglia lavorando ed essere ripagato con una multa di 500 non è bello. Ho già avuto solidarietà e sostegno dal presidente dell’ordine ma ora vorrei soltanto che la multa venisse eliminata”. Così Davide Brignola, infermiere napoletano. (Luca Leva/alanews)
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