Coronavirus, parlano gli italiani rifiutati da un autista a Londra: “Discriminati, ce ne andremo”
Andrea e Dylan da 6 mesi in Gran Bretagna: “Pensavamo ad uno scherzo, gli italiani qui sono mostri”
CRONACA (Londra). “Siamo andati allo zoo con i nostri amici, al ritorno abbiamo prenotato un Uber perché pioveva. Prima ci ha detto di lasciare le cose nel bagagliaio per non far bagnare l’auto, poi quando ha capito che eravamo italiani ci ha rifiutato la corsa”, così Dylan, 19 anni, di origine di Latina ai microfoni di Alanews racconta quanto successo ieri pomeriggio a Londra, quando un autista Uber ha rifiutato la corsa pur di non caricare degli italiani. “Una serie di insulti e poi no, no Coronaviurs. Per la prima volta è stato strano sentirsi discriminato”, spiega Andrea di 18, anche lui con il gruppo dei quattro ragazzi italiani. “Non siamo stati rifiutati perché eravamo sporchi o ubriachi ma mai perché italiani. Gli abbiamo detto che non andiamo in Italia da ottobre”, ma niente. I ragazzi hanno raccontato ad Alanews di aver deciso di tornare in Italia: “Qui veniamo dipinti come mostri”. (Roberta Benvenuto)
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