Coronavirus, UCOII: “Defunti musulmani in casa, situazione drammatica”
Comunità islamica: “Oltre 50 salme senza sepoltura causa blocco rimpatri e regole comunali”
(Roma). “A causa dell’emergenza Coronavirus, le rotte aeree e marittime sono chiuse, ciò ha portato alla giacenza di molti corpi di musulmani, morti sia per il Covid che per altro, nelle celle degli obitori. Generando un’emergenza nell’emergenza”, così Yassine Lafram, presidente dell’UCOII, unione delle comunità islamiche d’Italia. “Salme che in altri tempi sarebbero state rimpatriate nei loro paesi di origine”, spiega. Il problema è che “c’è carenza di cimiteri islamici in tutta Italia” e spesso dove c’è un cimitero dedicato, ci sono delle regole stringenti, come il vincolo della residenza”. Questo porta a oltre 50 salme ancora “in attesa”. Coma la situazione “davvero drammatica nel comune di Pisogne in provincia di Brescia dove una famiglia musulmana di origine macedone è costretta a stare a casa con la salma della madre morta (per Covid, ndr) da ormai una settimana”. (Roberta Benvenuto/alanews)
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