Coronavirus, un medico del 118: “Noi non formati sui dpi, temiamo il contagio”
“Così il sistema non regge”
CRONACA (Napoli). “Tutte le problematiche che c’erano prima sono esacerbate dall’emergenza coronavirus, sia da un punto di vista tecnico che emotivo. I dpi sono carenti e non abbiamo ricevuto alcuna formazione sul loro utilizzo. C’è la paura di contagiarsi durante un intervento e poi il terrore è quello di portare il virus a casa. Tra l’altro non sempre troviamo i dpi in postazione e siamo quindi costretti ad andare a cercarli. Io inizialmente ero uno di quelli un po’ scettico sul coronavirus. Mi sono dovuto ricredere e mi rendo contro che siamo in una situazione preoccupante perchè abbiamo un sistema sanitario che negli ultimi 30 anni è stato distrutto. Mentre la televisione e i politici ci definiscono angeli si dimenticano di dire che la nostra categoria è stata depredata di 5,16 ad ora. Per non parlare degli autisti e degli infermieri che sono di fatto tutti lavoratori a nero”. Così Davide Secone, medico del 118 che opera nell’area nord di Napoli (Luca Leva)
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