Coronavirus, Zangrillo: “Virus morto? Tono forte ma è fotografia della realtà”
“Serve rispetto delle regole ma anche distanza da isteria collettiva”
(Milano). “Sollecitato provocatoriamente dissi che il virus è clinicamente morto. Ho usato un tono forte, probabilmente stonato, ma fotografava quello che osservavamo e continuiamo ad osservare. Io non ho mai negato che il virus esista, che contagi e che sia stato drammaticamente letale e pericoloso. Però sono stato anche il primo a dire che dobbiamo convivere con Sars-CoV-2, senza tener conto di un eventuale vaccino. Serve rispetto delle regole ma anche distanza da isteria collettiva”. Così Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano. (Antonio Lopopolo/alanews)
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